Cos’è l’EPA?
Mercoledì 12 dicembre 2020, è stato approvato a Strasburgo uno storico accordo commerciale di libero scambio tra l’Unione Europea e il Giappone.
L’accordo, detto EPA da “Economic Partnership Agreement”, è il più grosso mai negoziato dall’Unione Europea e coprirà 1/3 dell’intero valore degli scambi commerciali a livello mondiale.
L’Europarlamento ha votato con una netta maggioranza a favore di tale accordo (474 favorevoli, 152 contrari e 40 astenuti).
A differenza del CETA, l’accordo commerciale col Canada negoziato un anno e mezzo fa, l’EPA si occupa soltanto di materie di competenza dell’UE e perciò non dovrà essere ratificato dai parlamenti nazionali.
Cosa prevede l’accordo EPA?
L’ultima approvazione necessaria entrerà in vigore il 1° febbraio 2019. Grazie all’accordo, l’UE eliminerà i dazi su circa il 99% dei beni giapponesi importati, e viceversa il Giappone su quelli europei. La collaborazione consentirà l’abrogazione dei dazi su tutti i prodotti enogastronomici europei (circa il 40%).
Il Giappone dovrà adeguarsi alle rigide regole e standard europei in materia di alimenti e bevande. Sono ben 205 i prodotti alimentari IGP europei, di cui 46 italiani, che verranno riconosciuti dal Giappone agevolando la lotta contro le contraffazioni e salvaguardando il “Made in Italy”.
I prodotti inclusi dall’EPA sono quelli maggiormente a rischio di contraffazione e una clausola di revisione prospetta un ampliamento dei prodotti IGP in futuro.
Il Giappone è il sesto partner commerciale dell’Italia, che esporta beni per 6,5 miliardi e ne importa per 4 miliardi.
I settori più favoriti da questo accordo sono: agroalimentare (che potrebbe vantare incrementi fino al 180%) e lattiero caseario. Il Giappone è il primo importatore al mondo di formaggi: per l’Italia il Giappone rappresenta una fonte di guadagno pari circa 70 milioni di euro.
Inoltre, verranno eliminate:
- le principali barriere non tariffarie che impediscono alle imprese di entrare nel mercato giapponese;
- le tariffe di ingresso delle automobili giapponesi in Europa, che si attestano tra il 10 e il 15%;
- i dazi del 15% sul vino.
Riduzione graduale sulle tariffe per le altre categorie. Agevolazioni consistenti anche per gli alimenti processati, dalla pasta al cioccolato; mentre sul riso il Giappone continuerà ad applicare dazi.
Una panoramica in termini commerciali tra l’Unione Europea e il Giappone:
Dopo l’insediamento di Trump alla Casa Bianca, si sono intensificati i negoziati tra la Commissione europea e il Giappone, bisognosa di nuovi partner commerciali.
Il 6 luglio 2018, il premier Conte ha votato a favore dell’accordo presso il Consiglio europeo, e il 17 dello stesso mese il trattato è stato firmato da UE e Giappone.
L’EPA, per l’Unione Europea, rappresenta il più vasto e dettagliato accordo commerciale con 130 milioni di persone coinvolte.
L’EPA è un punto di partenza ed è fondamentale che tutti gli imprenditori e non solo siano informati. Infatti, il 2019 è l’anno del G20 in Giappone e il 2020 quello delle Olimpiadi. Dunque, si prospetta un periodo interessante per i prodotti agricoli italiani e per l’industria manifatturiera.
Dal 1° febbraio si potrà trattare con il Giappone a tasso zero su quasi tutti i prodotti.